Beatrice March

ci racconta la sua esperienza universitaria in Olanda... pensando al futuro

Data: Martedì, 20 Aprile 2021

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© Beatrice March - Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0)

Descrizione

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Mi chiamo Beatrice March, ho 21 anni e vengo da Predazzo, paese della Val di Fiemme immerso nelle meravigliose Dolomiti.

Qual è stato il tuo percorso di studi?

Ho frequentato il liceo scientifico “La Rosa Bianca – Weisse Rose” a Cavalese. Durante questo percorso liceale ho passato il quarto anno all’estero, in Svezia. Ora sono in Olanda e sto frequentando il terzo anno di Università.

Cosa studi ora e dove vivi?

Sto frequentando la HAN University of Applied Sciences di Arnhem in Olanda, dove vivo ormai da più di due anni e mezzo. La mia Università si occupa di scienze applicate e i corsi di laurea che in Italia sarebbero triennali, qui durano quattro anni. Il mio corso di studi è International Business con specializzazione in Supply Chain Management (in italiano, Gestione della catena di approvvigionamento). 

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Come ti trovi nella città in cui vivi?

Arnhem è una cittadina di circa 150.000 abitanti. Sicuramente non la più grande e viva dell’Olanda. Ma venendo da un paese di 5000 persone dove bisogna guidare 70 km per arrivare a Trento, penso sia la giusta via di mezzo per me. Dopotutto ha tutto quello di cui ho bisogno: le comodità di un centro città, con infiniti negozi, bar e ristoranti; spazi aperti e natura facilmente raggiungibile anche a piedi. In più, in un’ora di treno sono facilmente ad Amsterdam o altre città più grandi, quindi non ho niente di cui lamentarmi al momento. Anzi, penso di potermi lamentare della situazione meteorologica, quella è un disastro!

Il programma del tuo corso di laurea prevede un tirocinio?  

Sì, il mio corso universitario prevede due tirocinii obbligatori di 6 mesi l’uno per poter prendere la laurea, uno al terzo anno e uno al quarto. 
Da settembre 2020 a gennaio 2021 ho lavorato presso la mia Università come operations improvement intern, e mi sono focalizzata sul miglioramento della pianificazione della forza lavoro (workforce planning improvement). Seppur non fosse l’ambito che preferivo affrontare e viste le difficoltà incontrate a trovare un posto dovute alla pandemia, mi ritengo comunque fortunata d’aver trovato questo posto che, dopotutto, mi ha aiutata a crescere sia professionalmente che personalmente.

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Terminati gli studi, hai intenzione di rimanere all’estero?

Per come vedo il mio futuro ora, sì. Tra l’esperienza in Svezia e questi anni in Olanda ho capito quanto importante sia approfittare di tutte le opportunità che mi si presentano davanti. Sempre se si hanno le capacità e la possibilità ovviamente. Penso che trovarsi a contatto con persone e culture provenienti da ogni angolo del mondo sia molto stimolante e ti fa aprire gli occhi su molti aspetti, mentre rimanere sempre nello stesso posto, secondo me, non aiuta ad aprirsi alle novità.

Ci sono particolari restrizioni legate alla pandemia in atto in Olanda? Qual è la situazione legata al coronavirus? Ci sono particolari restrizioni? 

Al momento abbiamo il coprifuoco dalle 22 alle 4:30, quando fino a fine marzo iniziava alle 21. Bar e ristoranti sono chiusi da ottobre, i negozi da dicembre anche se da qualche settimana si possono visitare solo su appuntamento. Non ho una lezione in Università da marzo scorso, anche se questo varia da Università ad Università. Se si esce all’aperto ovviamente le distanze vanno mantenute. Non si può stare con più di due persone se non conviventi e anche a casa è consentito un massimo di un ospite alla volta.
Dal mio punto di vista l’Olanda non ha gestito al meglio la situazione, basta pensare che hanno messo l’obbligo delle mascherine nei luoghi chiusi solo a dicembre. 
Ciononostante, qui siamo molto più liberi confronto all’Italia. Per esempio non abbiamo mai avuto restrizioni per quanto riguarda l’uscire di casa o gli spostamenti tra città e regioni.

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Come hai vissuto questo periodo di emergenza sanitaria e come lo stai vivendo ora, quanto ha influito nella tua routine quotidiana?

Io sono rimasta in Olanda per la maggior parte del tempo. I primi mesi fino alla scorsa estate li ho vissuti veramente con tranquillità e serenità, cosa che penso non sarebbe successa se fossi tornata in Italia. Anche le lezioni online devo dire che non mi pesavano. Durante il mio tirocinio ho avuto molte più difficoltà. Non potevo lavorare in ufficio tutti i giorni, perciò ci andavo circa uno o due giorni a settimana, e per il resto lavoravo da casa. Quando sei uno studente, in Olanda soprattutto dove è rarissimo trovare un soggiorno in appartamenti studenteschi, la tua casa equivale alla tua camera da letto. Passare quasi 24 ore su 24 in quei 4 metri quadrati, dove dormivo, mangiavo e per mesi lavoravo, è stato molto demotivante e distruttivo per la mia mente soprattutto. Ora che sono ricominciate le lezioni, le sto frequentando con una mia amica visto che siamo in classe insieme. Alterniamo tra casa mia e casa sua, il che aiuta tanto. Inoltre, il solo fatto di poter interagire con lei e non rimanere sola per la maggior parte del tempo mi ha aiutato tanto.
per il resto, non penso di essere nella posizione di potermi lamentare al momento. 

Cosa ti piace fare oltre a studiare durante i tuoi week end o nel tempo libero?

Di solito passo la maggior parte del mio tempo con le mie due amiche più strette. Se sono da sola mi piace molto cucinare, leggere e fare calligrafia. Al momento ho anche un lavoro part-time alla mia Università, il che occupa sicuramente buona parte del mio tempo libero.

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Quali sono i tuoi progetti futuri, ovviamente compatibilmente con la situazione internazionale?

Sperando che i confini riaprano presto e si possa tornare a viaggiare, vorrei tanto trovare una posizione per il tirocinio del quarto anno in Nuova Zelanda. Dopo aver ottenuto la laurea ho in programma di frequentare un master incentrato sulla sostenibilità. Per ora, penso alla Svezia. E per quello che accadrà dopo, chissà... vedremo dove mi porterà il vento.

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Ultimo aggiornamento:Lunedì, 26 Aprile 2021