Monica Torbol

da Arco a Sydney, Monica ci racconta

Data: Mercoledì, 08 Luglio 2020

Immagine: Sydney
© Monika Häfliger - https://pixabay.com/it

Descrizione

Immagine: 1a_MONICA TORBOL

Monica, raccontaci la tua storia....

Mi chiamo Monica Torbol e sono originaria di Arco, Trento. All’età di 24 anni, dopo aver terminato la laurea triennale in tecniche di laboratorio biomedico, ho deciso di avventurarmi e partire per l’Australia, dove già ero stata qualche volta per visitare dei familiari, anche loro trentini, emigrati in Australia anni fa. Dopo un anno di duro lavoro durante il quale ho lavorato come cameriera per mettere da parte i soldi necessari per gli studi universitari qui in Australia, mi sono iscritta in un Master Degree (laurea magistrale) per diventare igienista industriale.

Cosa fai nella vita? 

Oggi, sono nel pieno della mia carriera lavorativa come consulente in igiene industriale, la scienza che disciplina il monitoraggio di agenti chimici, fisici e biologici che si ritrovano in ambienti di lavoro ed hanno il potenziale di compromettere la salute e il benessere dei lavoratori. Il mio lavoro in sostanza è quello di salvaguardare la salute dei lavoratori in diversi campi lavorativi: dalle aziende private a grossi progetti edili come la metropolitana di Sydney. 
Per esempio, ora abbiamo un contratto con il vincitore dell’appalto che sta costruendo la nuova stazione metropolitana Centrale a Sydney. Quindi noi, essendo parte di un progetto edilizio del governo (transport for NSW - trasporti del New South Wales / Nuovo Galles del Sud) siamo considerati come Essential Workers (lavoratori essenziali).
Mi ritengo super fortunata perché non solo ho ancora un lavoro, ma siamo anche super busy cosicché abbiamo assunto un'altra persona.

Come sta affrontando la situazione Covid_19 il governo australiano, e come ha reagito la popolazione durante il lockdown? 

Per quanto riguarda il modo in cui l’Australia ha e sta affrontando il tutto, sono orgogliosa delle regole che ci sono state imposte, ma anche dell’incredibile empatia dei nostri governatori che hanno sofferto con noi le decisioni difficili che hanno dovuto prendere. E soprattutto sono orgogliosa di essere quasi australiana dopo così tanti anni sì, perché a differenza degli italiani, gli australiani hanno seguito le regole alla lettera, senza discutere troppo, con un incredibile senso di civiltà e responsabilità.

Ci sono state delle zone dell’Australia più colpite di altre, dei focolai? 

Vivendo nel NSW - New South Wales (Nuovo Galles del Sud), mi sono interessata soprattutto ai focolai intorno a me. Il nostro Stato, assieme allo stato del Victoria, e’ stato senza ombra di dubbio tra i più colpiti. A Sydney, essendo una città con alta densità di popolazione, ci sono stati svariati focolai. E’ stato da brividi “vivere” la Sydney apocalittica durante il lockdown.

Vedendo i dati ad oggi ci risultano secondo l’Istituto Superiore di Sanità 7.834 contagiati e 104 morti in Australia, quindi direi rispetto a tante altre zone del mondo la vediamo poco colpita dal virus, come igienista e tecnico di laboratorio oltre che garante della salute dei lavoratori come vedi la presenza di questo virus in generale nel mondo e hai avuto modo di essere in prima linea nell’emergenza coronavirus in Australia? Ci puoi raccontare la tua esperienza?

Purtroppo per ora non vedo un ritorno alla normalità. Dovremo abituarci a questo nuovo modo di vivere a “distanza di sicurezza”. Abbiamo visto tutti quanto questo virus sia difficile da controllare. Penso che con l’apertura dei confini il virus continuerà a diffondersi tra le varie popolazioni del mondo.
Non ho avuto modo di essere in prima linea nell’emergenza. Però ho fatto la mia parte per salvaguardare la salute dei miei cari, e dei lavoratori dei quale mi prendo cura al lavoro. Essendo igienista industriale, ho partecipato alla stesura di protocolli per la prevenzione di infezioni da Covid_19 per l’azienda per la quale lavoro e per le varie aziende con le quali abbiamo contratti.

In generale come vedi la situazione in Australia dal punto di vista dei contagi, del rientro alla “normalità”, come si vive la attualmente, puoi farci qualche esempio di quotidianità?

La vita e’ cambiata. Purtroppo dovremo adeguarci a questo nuovo modo di vivere. Il Covid_19 non è il primo, e nemmeno sarà l’ultima di queste pandemie. Proprio ora che si pensava il virus fosse finalmente sotto controllo, c'è stata un’altra ondata di contagi nel Victoria (principalmente nella città’ di Melbourne). Con questa nuova ondata di casi, soprattutto concentrati a Melbourne nel Victoria, da oggi c’è stata la chiusura dei confini del NSW con il Victoria: evento che segna la storia, visto che non succedeva da 100 anni, e quella volta fu per via del virus della spagnola. Una decisione drastica ma necessaria per limitare i contagi in altri Stati dell’Australia.
La nuova quotidianità per me consiste nel lavarsi le mani frequentemente, mantenersi a distanza minima di 1.5 metri dagli altri, indossare mascherine FFP2 o FFP3 senza valvola quando necessario, e evitare luoghi affollati. 

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Un caro saluto dall’Australia a tutti! Please stay Covid_19-free! Take good care of yourself and others!

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Interscambi giovanili - Youth Exchange Programme

Dal 1999 la Provincia autonoma di Trento ha attivato un programma di interscambi giovanili volto a favorire la reciproca conoscenza tra giovani, nati e vissuti all’estero, di famiglia di origine trentina ed i loro coetanei che vivono in Trentino.

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Ultimo aggiornamento:Mercoledì, 23 Giugno 2021