Descrizione
Febbraio 2016. Tredici ragazzi trentini sono simultaneamente in cinque capitali europee. Lo scopo è incontrare giovani emigrati italiani, molti di loro amici e conoscenti. Colti nei loro luoghi di lavoro, nelle case e nei locali pubblici, raccontano impressioni, giudizi, riflessioni, aspettative sulle condizioni di vita e sul senso della loro scelta per l'estero.
Ascoltando le voci dei circa 60 giovani, si compone un quadro articolato e complesso sul fenomeno della nuova emigrazione oggi: i ragazzi rivelano un mondo. La spinta che li ha mossi a cercare altrove lavoro o un percorso di studio sono il desiderio di perfezionare le aspettative costruite per il proprio futuro, altre volte la necessità di sfuggire alle condizioni di difficoltà nate dalla crisi o la semplice impossibilità di trovare un lavoro.
Senza pretese di esaustività, il documentario abbozza una tesi che emerge in modo prepotente da queste voci e cioè che oggi l'emigrazione dei giovani verso l'Europa è l'effetto naturale dell'innalzarsi dei livelli di scolarità e delle prospettive dei giovani: la speranza di un sistema sociale migliore, dove ad essere premiata è la qualità degli studi, l'imprenditorialità, la capacità di vita autonoma e responsabile sono tutti valori che però non trovano possibilità di tradursi in concreto nel nostro Paese, lento e incapace di trasformarsi.
Ma se il quadro è scuro, molti esprimono il desiderio di tornare, dichiarano che si sentono legati alla terra da cui provengono. La creazione di una rete, lo scambio fra esperienze maturate e la prospettiva di poter fare di loro attivatori concreti della trasformazione nei nostri territori è la ragione che sostiene una lettura carica di futuro. Purché se ne abbia coscienza.
Realizzato anche con il contributo dell'Ufficio Emigrazione.