Emigrazione

L'opera di Matteo Boato per l'emigrazione trentina.

Immagine: Emigrazione
L'opera di Matteo Boato per l'emigrazione trentina. © Matteo Boato - Licenza sconosciuta

Descrizione

“Con la sua visione scomposta e ricomposta, Matteo Boato arricchisce la capacità introspettiva di certe più o meno ardite rappresentazioni visive canoniche e arriva a offrirci una visione del mondo addirittura vicina ai “capricci” settecenteschi. Formidabili le sovrapposizioni di due, tre case l’una sopra al tetto della sottostante, per raccontare tre file di case fitte fitte l’una dietro l’altra. O le visioni di campi e siepi che invece di essere colti in prospettiva sono colti come fossero impilati l’uno sopra all’altro, quasi una veduta aerea girata di 90 gradi, messa in piedi. Nelle angolature dalle quali li coglie e nelle composizioni con le quali ce li offre, Boato non tralascia ed anzi accentua le piccole e grandi asimmetrie naturali. Molto forte è poi il posizionamento asimmetrico dell’oggetto nella tela; non è raro che fuori di essa restino la gran parte della chioma di un albero, il tetto di un edificio, un mezzo prato”. “Alla base di questo lavoro vi è una lettura volutamente positiva del tema emigrazione: l’abbandono dei propri cari e della propria terra è anche l’inizio di una nuova esistenza, dipinta di speranza, la possibilità di nuovi incontri, esperienze, lavori, lingue, ambienti, colori. È vivere un sogno, anche se forse per molti solo quello del ritorno.”

di Pietro Marsilli, storico dell'arte

Licenza di utilizzo

Licenza sconosciuta

Autore

Matteo Boato

Nato a Trento il 6 ottobre 1971 si è diplomato nel 1992 in chitarra classica. Nel 1997 si laurea in ingegneria civile. Nel 1998 consegue il “diploma di architettura bioecologica” (HSA di Torino). Ha scelto dal 1999 la via della pittura. 

Ulteriori dettagli

Immagine: Matteo Boato