Descrizione
"Fantasia e sensibilità incentrate sull’uomo come parte integrante della natura, come sentimento che abbraccia senza confini alberi e foglie, fiumi e montagne sono il segno che contraddistingue Paola de Manincor, artista trentina dalle inesauribili risorse.
Proprio per questo suo intimo sentire, libero da vincoli di spazio e di tempo ma vicino allo straordinario mondo della favola, Paola ha sempre avuto cari i temi dell’assoluto metaforico. Così anche in quest’opera, Il germoglio dalle forti radici, le scenografiche linee dell’abete bianco, il profumato Abies accarezzato dal vento, si fondono con quelle della bimba Alba che ne abbraccia il tronco.
Un gesto d’amore espresso con una gestualità solo apparentemente ieratica, così come l’intervento delle lucenti tessere di mosaico è un arcaismo che, mescolandosi con la freschezza dei colori, dona al quadro valori universali.
E dall’amore nasce la vita: non solo le “radici antiche” trasmettono forza e linfa, anche le “giovani talee” donano generose nuove anime. L’eterna simbologia della maternità come cuore del mondo avvolge lo sguardo di chi, immergendosi nel dipinto, si lascia attrarre e coccolare dalla dolcezza di quei grandi occhi di fanciulla per abbandonarsi, poi, al respiro del vento.
Ed è un vento fatto di parole, di musiche e di ricordi che soffia da tempo nelle terre di emigrazione. È un vento che raccoglie e conserva le preghiere e le speranze di tante donne trentine partite alla conquista di mondi ignoti e che ancora oggi ritrovano nuove motivazioni in quelle radici che affondano profonde nella terra trentina all’ombra delle montagne.
In quei volti noi ritroviamo gli abeti, i refoli di vento e la forza dell’amore."
Silvia Vernaccini