Marco Masini

ingegnere che opera nella protezione ambientale per una ONG nel sud-est asiatico

Data: Martedì, 11 Aprile 2023

Immagine: Railay, Thailandia
© Marco Masini - Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0)

Descrizione

Immagine: IMG-20230306-WA0002

Chi sei e di dove sei?

Mi chiamo Marco Masini e sono nato a Trento.

Qual è stato il tuo percorso di studi?

Prima architettura, poi master in ingegneria gestionale.

Quali lavori hai intrapreso dopo gli studi?

Ho lavorato in una società di consulenza a Milano nell'ambito immobiliare.

Un giorno ti capita un'occasione imprevista a cui non hai voluto rinunciare, quale?

Un amico d'infanzia mi ha chiesto di lavorare con lui in Thailandia per una ONG italiana che opera nella protezione ambientale. L’offerta mi è sembrata una bellissima occasione per esplorare il sud-est asiatico ed ampliare le mie esperienze in un campo nuovo e profondamente interessante.

Immagine: Khao Lak beach 2

Dove ti sei quindi stabilito ora e cosa fai nello specifico?

Mi sono stabilito in Thailandia, a Khao Lak, che si trova un’ora a nord dell’isola di Phuket, in una lingua di terra racchiusa tra il mare a ovest e tra una incontaminata foresta primaria a est.

Mi occupo di Nature Based Solution e Environmental Based Adaptation, ovvero di gestire ed utilizzare in modo sostenibile la natura per affrontare sfide socio-ambientali come il cambiamento climatico, la sicurezza alimentare o le calamità naturali. Inoltre seguo un programma di micro-funding per piccole imprese a gestione femminile.

Immagine: Pai lake

Com’è la vita in Thailandia? Cosa ti manca e cosa apprezzi maggiormente della loro cultura?

La Thailandia è un posto comodo dove vivere per un europeo, la qualità del cibo e la facilità di comunicazione e di movimento ne fanno infatti una delle mete più gettonate. Purtroppo non è esente da difficoltà, legate principalmente ai visti di lavoro. Il luogo dove vivo è sul mare e durante la stagione dei monsoni si riesce a surfare quasi quotidianamente dopo lavoro. Durante la stagione calda invece il mare è piatto e cristallino e a poche ore di barca si trovano paradisi terrestri dove fare immersioni. In questo primo anno anno trascorso qui non credo di aver ancora sentito una forte mancanza della vita in Italia.

Qual è l’offerta culinaria in Thailandia, oltre ai famosi street food, dove compri il cibo per mangiare e cosa mangi solitamente?

L’offerta culinaria Thailandese è molto gradevole al nostro palato anche se l’infatuazione per la loro cucina dura circa due mesetti, dopo si ha la necessità di virare a cibi meno agrodolci. Fortunatamente, anche in un posto piccolo come quello dove vivo, ci sono svariate catene di supermercati che hanno una sufficiente gamma di prodotti internazionali. Chiaramente grana, speck e infuso al cirmolo rimangono miraggi!

La cosa che è sempre presente e che credo sia il vero valore aggiunto è la quantità di frutta incredibile che si può trovare ad ogni angolo. Dall’altra parte la carne di bovino che vendono è quasi immangiabile da qualsiasi parte, ha un sapore pessimo.

Immagine: Street food

Ci hai parlato di una società quella thailandese molto fiera del proprio Paese, è qualcosa che non si percepisce in Occidente, quali sono le tue impressioni in questo senso?

Parlando con qualsiasi individuo si capisce un fiero attaccamento alla propria società, dal cibo al re, non sentirai mai parlare male della Thailandia da parte di un Thailandese. Se da una parte è reato parlare male del re, dall'altra nutrono un fortissimo attaccamento per la loro terra, e si considerano genuinamente i migliori. Di conseguenza, se tollerano il turista europeo/americano che porta soldi, dall’altra non sono così generosi con le popolazioni confinanti.  

Ci puoi parlare della Social Security, cos’è, a cosa serve e chi la può ottenere? Come va il sistema sanitario in Thailandia?

Il sistema sanitario privato in Thailandia non ha nulla da invidiare a quello dei paesi più sviluppati, ci sono centri sparsi per tutto il paese e sono veloci e precisi, con una sovrabbondanza di personale che permette di avere un servizio di eccellenza. Chiaramente servono delle buone assicurazioni.
Per quanto riguarda invece il sistema sanitario pubblico ho avuto prova che sia molto valido anche questo. Inoltre, se si lavora in Thailandia si può accedere alla social security thailandese che prevede una copertura ospedaliera, visite di routine gratuite, oltre che copertura imprevisti e licenziamento sia per te che per i familiari. Questo servizio obbligatorio ha un costo pagato a metà tra dipendente e datore di lavoro. 

Hai avuto problemi di integrazione in generale, vorresti rimanere in Thailandia se ci fossero le condizioni, ti manca l’Europa e nello specifico il Trentino?

Non credo che in un paesino della Thailandia ci si possa mai sentire totalmente integrati, sia per uno scoglio linguistico importante che per grosse differenze di stile di vita. Gli stranieri che vivono in Thailandia e che parlano Thailandese fluentemente sono solo quelli che hanno un genitore Thai e che hanno vissuto qui molto a lungo. 

Probabilmente a Bangkok è diverso e sarebbe più facile integrarsi, ma non credo vivrei mai in una capitale asiatica. 

Attualmente ho ancora voglia di continuare a vivere a Khao Lak, e sicuramente sarò qui tutto il 2023, stiamo sviluppando progetti molto interessanti nell’ambito della conservazione ambientale e ho il desiderio di portarli il più avanti possibile.

Immagine: Ko Tao sunset

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Ultimo aggiornamento:Giovedì, 13 Aprile 2023