Descrizione
intro:
Mi chiamo Luca Santuari e sono di Trento. Ho seguito la laurea triennale in Informatica alla Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell'Università degli Studi di Trento a Povo. Alla fine della triennale ho condotto uno stage in quella che una volta era l’ITC-IRST e ora è la Fondazione Bruno Kessler (FBK) . Per la laurea specialistica, condotta sempre alla Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali di Trento, ho scelto l’indirizzo di Bioinformatica. Ero interessato a come i metodi dell’informatica possono essere di grande aiuto nello studio della biologia. Per questo ho deciso di svolgere lo stage della Laurea Specialistica nell’allora ancora giovane Centro per la Biologia Computazionale e dei Sistemi (Cosbi) , nato dalla collaborazione tra Università degli Studi di Trento e Microsoft Research.
Dove ti hanno portato i tuoi studi?
Dopo i miei studi universitari in Italia ero deciso a fare un’esperienza di Dottorato all’estero. Per questo ho fatto domanda per intraprendere un Dottorato in Biologia all’Università di Losanna (UNIL) in Svizzera. All’UNIL ho fatto parte dell’Istituto Svizzero di Bioinformatica (SIB) e del programma di ricerca per lo studio della Biologia dei Sistemi chiamato SystemsX.ch . A Losanna sono rimasto per circa 4 anni e mezzo. Alla fine di questo periodo con una borsa di ricerca della Swiss National Science Foundation (SNSF) ho deciso di continuare la mia esperienza di ricercatore nei Paesi Bassi lavorando dapprima all’Università di Wageningen (WUR) e poi all’Ospedale Universitario di Utrecht (UMCU) , dove mi sono specializzato nello sviluppo di metodi di intelligenza artificiale applicata allo studio della genomica del cancro.
È stata una scelta volontaria quella di andare all’estero, oppure c’è stato un momento in cui hai dovuto fare una scelta?
È stata una mia scelta. Non avevo partecipato al progetto Erasmus durante gli studi universitari e per il dottorato volevo continuare il mio percorso accademico in un’Università all’estero.
Quando ti sei trasferito a Losanna la prima volta? quanto ci sei rimasto e di cosa ti occupavi?
Mi sono trasferito a Losanna per la prima volta alla fine del 2008 per intraprendere i miei studi di Dottorato in Biologia all'Università di Losanna (UNIL) che ho completato nel 2012. La mia tesi di dottorato è incentrata sullo sviluppo di metodi bioinformatici per lo studio della biologia dello sviluppo delle piante, utilizzando la pianta Arabidopsis thaliana. Arabidopsis è una piccola pianta, anche detta arabetta comune, che è il modello di studio per eccellenza nel campo della biologia delle piante.
Poi il trasferimento nei Paesi Bassi, dove? e facendo cosa?
Nei Paesi Bassi ho lavorato dapprima all’Università di Wageningen, per studiare un’importante famiglia di proteine chiamata PLETHORA (PLT) che si legano al DNA per regolare la trascrizione dei geni responsabili della crescita della radice delle piante. In seguito mi sono spostato all’Ospedale Universitario di Utrecht, dove mi sono specializzato nello sviluppo di metodi di intelligenza artificiale applicati alla genomica del cancro.
Dove vivi ora e cosa fai?
Dopo l’esperienza da ricercatore universitario nei Paesi Bassi ho deciso di tornare a Losanna per far parte di una divisione della compagnia JSR Life Sciences chiamata NGS-AI, che è specializzata nella ricerca e sviluppo di metodi bioinformatici per il supporto alle compagnie che si occupano della scoperta e della produzione di nuovi farmaci.
Quindi da marzo 2023 sei nuovamente in Svizzera a Losanna, cosa ti ha spinto a tornare proprio là?
Volevo spostarmi in un luogo dove sia il clima che il paesaggio naturale fossero più simili al mio luogo di origine, e che si trovasse più vicino all’Italia. Una bella opportunità lavorativa mi ha permesso di tornare nella città dove ho trascorso gli anni del mio dottorato.
Pensi ora di aver trovato il posto in cui stare? oppure non ti precludi altre strade e possibilità in futuro?
Si, penso di aver finalmente trovato il posto in cui restare. Certo è difficile prevedere cosa ci riservi il futuro, ma sono molto felice di avere avuto l’opportunità di tornare qui a Losanna.
Durante il tuo percorso accademico e lavorativo sei riuscito a viaggiare e vedere anche altri posti del mondo? Quali?
Sì, sono stato in Francia, a Lione e a Montpellier, molto diverse sia per clima che per paesaggio. Sono stato a Parigi, che mi ha colpito per le sue molteplici bellezze artistiche, tra cui il Louvre, l’Arc de Triomphe e la Tour Eiffel. In Spagna sono stato sia nel sud mediterraneo di Elche e di Alicante, dove il fine settembre sembrava ancora piena estate, che a Madrid, dove ho potuto visitare lo splendido Museo del Prado e la Stazione di Atocha, la quale ha all’interno uno dei giardini tropicali più belli d’Europa. Nel Nord Europa ho visitato Edimburgo, la splendida capitale della Scozia, che mi ha colpito per il suo paesaggio, in particolare la vista che si gode quando si sale a piedi sul famoso Arthur’s Seat. Ricordo invece che la Danimarca mi aveva colpito per il suo elevato numero di ciclisti e dove in generale si preferisce la bici alle macchine. Questo prima che provassi l’incredibile infrastruttura di piste ciclabili che si può trovare nei Paesi Bassi e che vedessi quanti ciclisti si possono trovare là.
Grazie ai luoghi che ho visitato in Europa ho potuto apprezzare di persona una parte dell’immensa ricchezza culturale e paesaggistica che abbiamo la fortuna di avere relativamente vicina a noi, a portata di treno o di un paio d’ore d’aereo.
Com’è per te il processo di integrazione in Svizzera? parli già il francese o lo stai ancora studiando?
Losanna offre molte opportunità di integrazione, a partire dai corsi di lingua francese. Sono tornato a studiare il francese dopo molti anni e sto facendo buoni progressi, non solo perché il francese ha molte somiglianze con l’italiano, ma anche perché gli anni che ho trascorso in passato a Losanna hanno contribuito a darmi una buona conoscenza di base di francese.
Hai degli hobby che coltivi, hai molti amici?
Sono un appassionato di film d’avventura e di fantascienza, di musica, soprattutto quella suonata con il pianoforte e la chitarra, e di letteratura di fantascienza ma soprattutto di carattere scientifico. Mi piace anche fare lunghe passeggiate in montagna e ritrovarmi con gli amici. Ho un bel gruppo di amici, non solo qui a Losanna, ma anche in alcune delle città vicine, come Ginevra. Le opportunità per socializzare a Losanna non mancano, con eventi che vengono organizzati ogni settimana.
Com’è il tuo rapporto con il Trentino?
In Trentino c’è parte della mia famiglia e ci sono le mie radici. Mio fratello Mirko vive in Germania. È bello sapere di essere a metà strada tra la famiglia di mio fratello Mirko e il resto della mia famiglia che vive in Trentino.
Torno sempre quando ne ho la possibilità e rimane il trampolino di lancio che mi ha permesso di fare questa meravigliosa esperienza lavorativa all’estero. Questa opportunità mi ha arricchito molto non solo dal punto di vista professionale ma anche e soprattutto come persona, avendo vissuto in due stati multiculturali come la Svizzera e i Paesi Bassi.
Ti piacerebbe lasciare un messaggio ai tuoi lettori e a tutta la Community di MondoTrentino?
Vorrei dire ai giovani che ci stanno leggendo di considerare se possono un’esperienza di studio o lavorativa all’estero come occasione di arricchimento culturale e professionale. Allo stesso tempo continuate a portare il Trentino nel cuore e portate la sua ricca cultura e le sue bellezze ovunque andiate.