Descrizione
Padre Giorgio Gelmini è un sacerdote trentino della Congregazione dei Giuseppini del Murialdo. La Congregazione si propone di vivere il proprio carisma: collaborare con i giovani poveri ed il mondo del lavoro. Per un approfondimento sulla congregazione vedi link qui sotto:
La Vita di San Leonardo Murialdo | Portale della Famiglia del Murialdo
Padre Giorgio Gelmini originario della Val di Gresta (Trentino), ordinato sacerdote nell'anno 1980 è inviato a Buenos Aires, in Argentina. A Mar del Plata ritrova parenti emigrati prima della 1a Guerra Mondiale, sia da parte paterna, i Gelmini, come da parte materna, i Cimonetti. Nel mese di febbraio del 1981 viene trasferito in Cile. A Santiago del Cile si inserisce come responsabile della scuola elementare e media. Nel 1988 diventa direttore del Liceo “Leonardo Murialdo” che a quel tempo contava la presenza di circa 1200 alunni provenienti da una delle zone povere della città.
Buon giorno Padre Giorgio, da quanto dura la sua permanenza in Cile e cosa trova di rilevante da segnalare di quel trascorso? Cosa ricorda?
Nel Cile sono rimasto fino al 1990 per rientrare a Roma dove ho frequentato all'Università Urbaniana un anno di Pastorale missionaria.
Nel 1991 è ora di ripartire nuovamente, questa volta con quale destinazione?
Nel mese di agosto del 1991 non ritorno in Cile perché i miei Superiori mi destinano a Cittá del Messico per iniziare una nuova Comunitá religiosa.
Arrivo a Città del Messico il giorno 20 di agosto assieme al mio Vicario Generale. Incontriamo il vescovo Mons. Abelardo Alvarado che ci ospita nella casa della curia Vescovile. In quella casa ci rimango fino al 25 di dicembre dello stesso anno perché non era ancora terminata quella che sarà poi la nostra Canonica. Anche la Chiesa intitolata a S. Giorgio Martire non era terminata. Poi ci consegnarono anche un Centro di formazione al lavoro con 6 dipendenti e 8 alunni. Lo sforzo, per far partire quella parrocchia come la scuola, è stato grande.
Cosa successe in questo periodo tra il 1991 e il 2002 in Messico?
In quel periodo c'è stato un cambio politico importante perché va al potere un nuovo Partito politico il PAN (Partito di Alleanza Nazionale) dopo piú di 70 anni di potere del PRI (Partito della Rivoluzione Istituzionale).
Quando nell'agosto del 2002 mi cambiano di nuovo destinazione - sia come parrocchia che come scuola - le cose cominciarono a funzionare bene. Mi inviano ad Aguascalientes capitale dello Stato di Aguascalientes in una nuova Parrocchia intitolata a S. Giuseppe Lavoratore.
Si iniziò con l’affrontare un doposcuola distribuito in differenti aree della parrocchia, che contava con piú di 6.000 famiglie, per accogliere un totale di 250 tra bambini ed adolescenti. Questi giovani frequentavano nel centro scolastico i gruppi giovanili ed i vari laboratori di falegnameria, elettricitá, taglio e cucito, estetica, informatica.
Per loro ci si organizzava perché potessero terminare i compiti, partecipare ad attività sportive e culturali e ricevere una merenda (che per molti era anche la cena). Riuscivamo anche a distribuire ogni settimana circa 350 borse spesa per altrettante famiglie in condizioni sociali difficoltose.
Nel 2007 rientrò in Trentino per un lungo periodo, cosa fece in questo periodo?
Si, nel mese di novembre del 2007 rientro in Italia per assistere i miei genitori che si erano ammalati di cancro. In quel periodo sono ospite della nostra Comunitá Religiosa di Villa Rizzi in Sardagna.
I miei genitori vengono a mancare nel 2010 ed in seguito mi trasferiscono a Roma dove collaboro per 4 anni come economo della USG (Unione Superiori Generali) .
..poi che succede?
Nel mese di dicembre del 2014 i miei Superiori mi rimandano a Città del Messico. Riprendo a dar vita ad alcuni laboratori che si erano chiusi per difficili situazioni economiche, fra queste un piccolo panificio per formare giovani, un laboratorio di tecnico infermiere per anziani, un piccolo centro medico con dentista, oculista, psicologo e un medico generale nonché un laboratorio di informatica.
Prima di arrivare a dare una certa stabilitá economica ai laboratori di Città del Messico, nel 2016 i Superiori mi rinviarono ad Aguascalientes. Anche qui dovevo nuovamente rimettere in piedi differenti attività ed evitare la chiusura per mancanza di fondi di una scuola media-superiore che contava circa 90 alunni.
Nel 2019 mi mandarono ad aprire una nuova Comunitá Religiosa in un paesino, si fa per dire, perché contava una popolazione di circa 50 mila abitanti che si chiamava “San Francisco de Tlalcilalcalpan (nome indigeno che significa luogo delle lumache), che non è comune bensì frazione del Comune di “Almoloya de Juárez”.
Qui vissi in un'antica Casa Coloniale del 1640 tutta in rovina. I proprietari avevano restaurato l'antica chiesetta ed anche una parte dell'antico edificio. Eravamo circondati da circa 16.000 metri quadrati di terreno. Qui la contaminazione acustica era pari a zero. Ci trovavamo a 2.850 mt sopra il livello del mare, ai piedi di una montagna che si chiama Nevado de Toluca.
Si tratta della sua destinazione attuale. Cosa fa in particolare e come trascorre la sua giornata tipo?
La mia giornata è un po' complicata perché devo coprire due fronti: aiutare il parroco nelle attività della parrocchia e cercare di costruire una scuola. Rispetto alle attività della parrocchia il parroco ci chiede di aiutarlo nelle celebrazioni per matrimoni, battesimi e funerali. Ho un ritmo di 4 S. Messe ogni sabato e domenica mentre durante la settimana sono 2 o 3 al giorno dipendendo dalle esigenze che sorgono a seguito di eventuali decessi.
Quando ero giovane mi dicevano che bisognava aiutare gli anziani… adesso che sono anziano devo aiutare i giovani, che hanno tante idee e molte cose da fare, a trovare la loro strada. Con la scuola, per il momento abbiamo avviato laboratori di taglio e cucito, di estetica, di orti familiari e una sezione per aiutare i lavoratori a terminare i loro studi delle medie superiori.
Per il momento non possiamo fare di più perché, anche se mi hanno regalato circa 3.500 metri quadrati ubicati al secondo piano dell’edificio (inizialmente destinati ad un centro commerciale) non sono ancora riuscito a dividere lo spazio per realizzare delle aule scolastiche.
Cosa vede e come trova il Messico in generale?
Il Messico o meglio gli Stati Uniti del Messico ha una popolazione di circa 130 milioni di abitanti con una superficie di circa 2.100.000 km quadrati.
Alcuni ricordano la seguente frase: “Povero Messico cosí lontano da Dio e troppo vicino agli Stati Uniti d’America". La dipendenza economica e culturale dagli USA è molto grande.
La realtà sociale è critica: sono molte le famiglie che vivono in condizioni precarie. L’assistenza sanitaria non è gratuita, è riservata solo ai lavoratori che ricevono uno stipendio.
Con l'attuale Presidente Andres Lopez Obrador si sta cercando di ridurre la disparità sociale ed economica. Le promesse elettorali si sono sempre orientate a far crescere il ceto medio della popolazione, ma sembra che sia la povertà ad avere un significativo incremento.
In generale lo stipendio medio di un lavoratore si aggira attorno ai 500 dollari al mese che é sufficiente per sopravvivere.
Dove attualmente vivo, è difficile trovare una casa che sia finita, intonacata e pitturata….dicono..”..qui facciamo quello che si puó…”
Il Messico poi è molto ricco sia per le risorse naturali come per i luoghi turistici e archeologici. Dopo quella dell'Australia c'è una sorprendente barriera corallina. Le spiagge in molte parti del Messico sono ancora incontaminate. Si possono visitare zone archeologiche sia al nord come al centro e al sud del paese.. Ci sono le cittá Olmecas, Teotihuacana, Maya, Chichimecas, Toltecas, Tarascas, Aztecas per nominare le più famose.
Ci vuole raccontare brevemente com’è la vita in Messico, quali ostacoli e quale situazione si trova generalmente nel Paese?
La vita in Messico è molto simile a quella in Italia o almeno mi sembra: esistono tre livelli; al nord del Messico le grandi imprese, al centro la dipendenza statale e al sud quello che la generosa natura regala.
Dei tre livelli, il terzo ha un forte richiamo culturale ed è caratterizzato da una consistente presenza indigena che tra l’altro soffre di una certa depressione economica.
Ma quello che ormai unisce è la realtá dei cartelli della droga. Pensate che ogni anno ci sono, secondo le statistiche del Governo, dai 30 ai 32 mila assassinati e anche i famosi “desaparecidos” sono in aumento. Sembra che la politica del Governo sia quella di permettere che si eliminino tra di loro (le bande della droga).
Un’altra situazione molto complicata é che ormai in molte parti del Messico i commercianti devono pagare alla delinquenza il “pizzo” come si dice da voi: qui si dice “derecho de piso”.
Si dice che il crimine organizzato sia ormai il terzo o quarto datore di lavoro in Messico per numero di stipendiati. Ormai la societá si è abituata a questi soprusi.
Nelle zone turistiche si cerca di difendere il turismo ma non sempre ci si riesce e succede che anche gli stranieri ne paghino le conseguenze. Però il lato positivo è che in Messico non mancano mai feste di tutti i generi e vita notturna. Anche il senso di famiglia è molto allargato: se un parente si ammala tutta la famiglia collabora, vendono perfino i propri beni per aiutare il parente in difficoltà.
La popolazione messicana come vive? la gente e soprattutto i giovani potrebbero fare molto ma di fatto o non gli viene permesso e/o devono andarsene dal Paese, è così?
In realtà le speranze di vita e di lavoro per i giovani in Messico non sono molte e ciò è dovuto al limitato stipendio e alla sempre crescente attività criminale.
I lavoratori che tornano a casa di sera sono assaliti e derubati, con frequenza, dello stipendio.
Il sogno americano (entrare negli Stati Uniti per lavorare) è ancora molto presente. Sono molti i messicani che vivono nelle città di frontiera per cercare di passare illegalmente. Dovete pensare che le rimesse di denaro arrivate in Messico dagli USA in questi primi 6 mesi superano i 35 milioni di dollari. Si calcola che sono circa 36 i milioni di messicani negli USA. Anche il numero dei rimpatriati aumenta ogni anno, quello che piú ne ha rispediti indietro è stato il premio Nobel Barack Obama, piú di 3 milioni.
Quali sono i suoi progetti futuri ed il suo sogno?
Per il futuro, io ho già superato i 71 anni di vita, non c'è molto spazio ma ho un sogno, terminare di costruire la scuola. Il mio Fondatore S. Leonardo Murialdo diceva che quando si costruisce una scuola si può chiudere un carcere. É la mia speranza, aiutare tanti giovani ad entrare nel mondo del lavoro con dignità sapendo che è il primo passo per cambiare la realtà sociale del Messico. Anche i messicani sono intelligenti, peccato che al Governo attuale interessi solo il voto elettorale.
Qui la gente mi chiede perché se in Italia che hanno quasi tutto, non vogliono avere figli e non riescono ad essere felici???
Vorrebbe mandare un messaggio a tutti i lettori e alla Community di MondoTrentino?
Il messaggio è semplice, per raccogliere si deve prima seminare, poi accompagnare.
Saluti a tutti
Padre Giorgio Gelmini